Il 24 dicembre non è solo la vigilia di Natale. È anche il giorno in cui il sedicenne Ernesto si ritrova in una cittadina sconosciuta dopo giorni di pellegrinaggio. Malmesso, analfabeta con scarse conoscenze della lingua e ignaro di tutto, dopo una segregazione e un isolamento subito fin dalla nascita e senza saperne il motivo, è scaraventato in un mondo per lui nuovo, un mondo che ben presto definirà altro da me. L’accoglienza degli organi preposti e il tentativo di inserirlo in una società e nella routine di una vita che non gli appartiene con i suoi ruoli, gli amori, gli affetti, le ipocrisie e le convenzioni per lui quasi illogiche, lo assillano senza che riesca a opporre resistenza. Un gioco nel quale non riesce, nonostante i tentativi, a entrare e forse neppure lo vuole. Anche il destino si accanisce con lui, coinvolgendolo, proprio quando la sua vita sembra quasi normalizzarsi, in un impensabile e paradossale omicidio, nelle indagini e in risvolti inaspettati. Un romanzo dall’andamento di un thriller sull’assurdità di una vita convenzionale. |