Il collasso della civiltà, provocato da sconquassi climatici, contaminazione radioattiva, inquinamento estremo e impoverimento di tutte le risorse comporterà fra pochi secoli la completa estinzione della specie umana. Una delle due grandi fazioni che ormai combattono consapevolmente le ultime battaglie elabora un piano di colonizzazione di un pianeta relativamente vicino, denominato Terra due. Il viaggio, con le migliori tecnologie disponibili al momento, richiederà alcune centinaia di anni, e così vengono allestite e realizzate molte missioni successive, che prevedono enormi navi “generazionali”, nelle quali l’equipaggio si riproduce e muore. Questo modello però fallisce costantemente, perché nelle comunità di coloni si creano fazioni e discordie che sfociano invariabilmente in disastrose rivolte.
A questo punto nasce il progetto Split: gli equipaggi maschile e femminile saranno separati, e si riprodurranno mediante clonazione seguendo uno schema rigido di educazione che prevede la trasmissione diretta delle conoscenze e dell’addestramento, effettuata da ciascun membro dell’equipaggio sul suo “doppio”, con il quale coesiste per un periodo di tempo sufficiente. Le direttive prevedono l’impianto delle nuove cellule al raggiungimento del sessantesimo anno d’età, e così ogni giovane sarà addestrato da un anziano, la copia perfetta di sé stesso.
Parte la nave ma i nemici, certi ormai dell’imminenza del collasso, s’infiltrano negli equipaggi per sabotare la missione anche a costo di uccidere tutti... |