L’autore, in prima persona, presenta il lavoro, che tratta prima della Società delle Nazioni e poi dell’ONU. Esso vuol mettere in evidenza il contributo reale che la Società delle Nazioni e attualmente l’ONU hanno portato e portano al mantenimento della pace nel mondo. Ebbene egli cerca di dimostrare che il loro apporto è molto modesto perché le grandi Nazioni pur aderendo a dette organizzazioni cercano di badare prima ai loro interessi, quindi non esitano a promuovere guerre pur di tutelarli, proprio nel nome delle Nazioni Unite. L’ONU per mantenere la pace tra gli Stati può bacchettare la Nazione che offende l’altra solo con le sanzioni, non disponendo di truppe proprie. Dette sanzioni, non sortiscono l’effetto sperato, in quanto la Nazione sanzionata le ignora. La macchina dell’ONU, come prima quella della Società delle Nazioni, costa moltissimo in termini di gestione, quindi di contributo che le Nazioni aderenti devono dare annualmente. Noi, quindi prospettiamo ipotesi che l’ONU potrebbe essere eliminata e lasciare risolvere i problemi di eventuali controversie agli Stati oppure snellire la sua struttura in modo di avere non delle delegazioni delle singole Nazioni, ma un solo rappresentate. Infine l’autore auspica che nessuna grande Nazione abbia il diritto di veto, altrimenti l’ONU non è un’assemblea democratica, ma oligarchica. Il presente lavoro si conclude per ora nel 2017, esso ha toccato tutti i punti più salienti della storia dal 1919 ai nostri giorni. A termine di detto lavoro l’autore considera l’ONU come un dinosauro, incapace di risolvere i problemi per portare nel mondo una pace universale.

Ettore Avellino