Con questo racconto Salvatore Scalisi ci proietta in una dimensione sognante, mista di luci ed ombre; sospesa tra realt� ed irrealt�
�La mia donna si chiama Desiderio; desiderio di una donna che non ho �. � Cos� cantava il celebre Natalino Otto, in una canzone, assai nota, dell�anno 1955. Quel periodo storico del dopoguerra ci presenta un�Italia che sta per vivere il �Boom Economico� in cui noi tutti siamo cresciuti. Quel periodo, oramai, � solo un ricordo e la nostra esistenza, oggi, si dipana in una realt� socio � economica assai poco felice. Desiderio � il luogo misterioso ed illuminato da un giorno che non finisce mai, dove Andrea, il protagonista della vicenda, si trova per caso, come spinto da vicissitudini assai oscure, alla ricerca di Maria, la sua amatissima consorte. Desiderio � un luogo reale o � stato solo un sogno che Andrea ha vissuto come realt�? Ed il periodo luminoso dell�ultimo dopoguerra italiano, � stato solo un sogno o una realt�, pienamente vissuta, che mai pi� rivivremo? �Ai posteri l�ardua sentenza.� Noi possiamo solo lodare il nostro Salvatore Scalisi che ci ha fatto sognare, ancora una volta, con la magia della sua scrittura, sospesa tra realt� ed irrealt�.

Prof.ssa Maria Carmela Benfatto.