Quella di Antonio Lo Bello sarebbe potuta essere una vita tranquilla. Commissario in una cittadina di provincia, un lavoro che amava e, tutto sommato, tranquillo, una moglie che adorava e un figlio ormai adolescente desiderato con tutta l’anima. E invece no: la moglie morta in un banale incidente, Jonatan, il figlio, perso nella spirale della dipendenza e quel pazzo che uccide extracomunitari tra la città e la Riviera. Il pazzo è un giovane, vagante in un suo mondo di odio raziale e di xenofobia, che da invettive e assurdi comunicati affidati ai muri cittadini lo porta a compiere spietati omicidi, sconvolto dall’allucinante abuso delle amfetamine. Tra loro una famiglia afgana, alle prese con la clandestinità, le tradizioni del paese d’origine e il nuovo ambiente e cultura italiani. Sarà compito di Lo Bello e del suo efficiente staff, districarsi tra problemi famigliari e affettivi, e scoprire e catturare il folle per porre un termine a quella sequenza di efferati e assurdi omicidi.
Un thriller in cui si mescolano con sapienza suspense, azione, pazzia e amore, con un occhio lucido su problemi anche sociali che affliggono la realtà contemporanea.
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