Una vicenda criminale che non smette di porre interrogativi inquietanti e le cui propaggini arrivano fino ad oggi. È la storia della banda della Magliana, un gruppo di malavitosi che, negli anni Settanta, partendo dalla periferia romana si è affermato nella Capitale, mettendo la sua forza di fuoco al servizio dei poteri occulti, della mafia e delle frange eversive che miravano a destabilizzare il Paese. Questo libro di Angela Camuso ripercorre le tappe di un sodalizio che in pochi anni conquisterà un posto di rilievo nell'Olimpo della criminalità organizzata. L'autrice, che ha attinto per il suo lavoro a centinaia di documenti giudiziari, fa parlare i protagonisti senza omettere nomi, luoghi e circostanze in una sequenza tremenda di delitti e misteri: dall'omicidio del giornalista Mino Pecorelli, al sequestro Moro, al rapimento di Emanuela Orlandi. Questo feroce gruppo criminale che per più di venti anni ha intrattenuto rapporti con Cosa nostra, camorra, terrorismo neofascista, servizi segreti, ma anche con prelati, magistrati e politici, nonostante una catena di clamorosi "pentimenti" e faide interne, ha continuato ad agire fin quasi ai nostri giorni. |