Enea Tonon nasce a Pozzuoli il 20-08-1945.
La sua famiglia emigra in Francia, dove egli trascorre l’infanzia a Saint Marie Aux Mines, un piccolo paese alsaziano, e la sua lingua madre sarà il Francese.
Conoscerà l’italiano solo quando torna in Italia all'età di nove anni, poiché in casa impara solo il dialetto napoletano e quello veneto, parlati dai genitori, ma non l'italiano.
Molto presto riesce a leggere e a sei anni, ruba i libri gialli che il padre nasconde sotto il materasso, per leggerli avidamente di nascosto, e ancora ricorda alcuni titoli: Malaise a Milan, La fournaise infernal, La nuit des espion, les rats du Tamige.
Probabilmente quelle letture hanno generato in lui il desiderio di scrivere e infatti a quattordici anni scrive un primo romanzo giallo, poi un articolo sugli orrori della guerra d’Africa, un saggio su De Sade, e infine un secondo romanzo a diciassette anni.
Quest’ultimo romanzo viene inviato all'editrice GEI (Grandi edizioni internazionali) di Roma, che chiede un incontro e decide di pubblicarlo
Devono essere fatte solo le bozze, poi sarà pubblicato ma, la vita decide diversamente e dopo aver stracciato tutto, lascia la famiglia a diciotto anni e da allora non ha più voluto scrivere nulla.
Trascorre l’adolescenza nel veneto, poi all'età di diciotto anni, va a vivere da solo a Napoli, dove risiederà fino a trentatré anni, e infine si sposta in Emilia, dove ora risiede.
Lavora nel settore tessile e negli ultimi venti anni, la sua professione in tecnologia tessile, lo porta a viaggiare di continuo, prima in Italia e poi in altri paesi lontani.
Tra un viaggio e l’altro, trascorre circa un anno in India e un altro in Iran, e tra i paesi in cui ha lavorato per tempi più brevi, c'è l’Argentina, il Messico, l’Uruguay, la Russia, la Turchia, la Spagna e altri.
“Camera 101 – L’osceno è la radice del piacere –“ è il suo primo libro, cui ne seguiranno altri due.
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